Ebbene si, questi venti pezzi sono usciti ormai l'anno scorso e sono stati l'ascolto invernale principale per quanto mi riguarda.
Giussago è il paesino da cui i quattro baldi arrivano e questo è una specie di progetto parallelo dei più celebri e rodati Fuser.
Io rimango di parte visto che dopo aver apprezzato i Fuser sono stato fulminato da questo disco che rappresenta quello che per me deve essere l'hardcore punk in Italia.
Grandi ideali del periodo american/reaganiano hc rivisti e contestualizzati nella pochezza del nostro stivale e nella pochezza del paesino da dove vengono/vieniamo, il tutto condito da estremo sarcasmo e mezzi limitatissimi.
Diciamo che la genialità dei testi la fa da padrona, ma anche le musiche si danno da fare per dieci minuti d'inferno registrati in maniera grezza e perfettamente eighties (italiani).
Da poco tempo hanno terminato le registrazioni del nuovo disco che dovrebbe uscire in sette pollici, e cercano coproduttori o distributori, fatevi avanti, cazzo.
Fra parentesi la band è da etichettare come "costa/est", cioè la piccola scena che merita di essere presa in considerazione delle mie parti.
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